giovedì 11 settembre 2008

Carta, forbice o... modus operandi?

Stasera vorrei rendere partecipi i laurentini di ciò che è avvenuto nel Consiglio Comunale conclusosi all'incirca un'ora fa, alle 20-40. Come in ogni occasione di vita democratica a San Lorenzo Maggiore, non è mancato il dibattito, più o meno acceso, il tentativo di accusa personale sia da parte della maggioranza che dell'opposizione, la polemica sterile (in merito all'approvazione di un regolamento, riguardante la collocazione di eventuali antenne per le frequenze radiofoniche e televisive sul territorio laurentino, valutando anche eventuali rischi per la salute).
Dopo l'approvazione del regolamento proposto dalla minoranza (grazie a 3 voti favorevoli della maggioranza), ha preso la parola Assunta Antinora, per spiegare i motivi della revoca, da parte del sindaco, degli assessorati da lei detenuti. L'ex assessore ha letto le motivazioni scritte recapitatele dal sindaco (riportate anche in un articolo pubblicato sul Sannio Quotidiano qualche giorno fa), sottolinenando che il modus operandi dell'amministrazione divergeva dal suo già da tempo. Ricordando gli esordi dell'amministrazione che oggi governa il nostro paese, ha dichiarato che inizialmente la riunione di Giunta Comunale era convocata telefonicamente, qualche minuto prima che iniziasse, senza, quindi, la possibilità di poter conoscere l'ordine del giorno o addirittura di potersi documentare al riguardo. Ha sottolineato che già in qualche mese fa aveva scelto di dimettersi, non convidendo le posizioni dell'Amministrazione laurentina. Ma Antinora ha detto di essersi ricreduta nel momento in cui si è deciso di dare un nuovo corso alle cose, di imprimere una svolta decisiva, chiarendo definitivamente la situazione economica del paese, attraverso delle richieste agli uffici competenti. Ha poi letto una serie di delibere di giunta, riguardanti temi scottanti e dispendiosi (dal progetto definitivo dell'edificio scolastico al centro storico), in cui motivava il suo parere negativo.

Ciò che mi ha lasciato soddisfatta è stato poter avere finalmente una prova che è possibile fare politica in un modo diverso.

Non mi riferisco al caso specifico del consigliere Antinora, dettato da scelte politiche imminenti e anche, forse, giustamente motivate. Temo, infatti, che si sia trattato soltanto di togliere qualche sassolino dalla scarpa.

Io mi sto riferendo al fare politica nel senso di amministrare e gestire la cosa pubblica: è questo il modo di rendere partecipi i cittadini di ciò che accade nel proprio paese: CARTE ALLA MANO! Perché prima d'ora nessuno, se non alcuni consiglieri, conoscevano queste delibere? Dove sono tutte le altre che sono state approvate? Perché chi prende le decisioni lo fa ignorando totalmente la comunicazione con la cittadinanza?

La risposta è molto semplice: è preferibile evitare di diffondere notizie che possono risultare scomode, che possono essere criticate o che possono infastidire questa o quella persona (un voto è sempre un voto). E' molto più semplice parlare e lanciare battutine e frecciate, avvalendosi di frasi fatte, sempre senza il supporto cartaceo, che potrebbe risultare ingombrante (per una parte politica come per l'altra).
E poi, a San Lorenzo Maggiore, la carta ha un suo scopo precipuo, che non può essere alterato. La scrittura serve ad esaltare, a pubblicizzare, a trasmettere la visione idillica e spensierata di uno spledido paesino accolato su una collina, dove tutto va per il meglio.
E, inoltre, in un paese così rispettoso dell'ambiente e così attento al problema dei rifiuti, SAREBBE UN PECCATO SPRECARE DELLA CARTA!!

Nessun commento: